giovedì 25 marzo 2010

una passeggiata "SPLENDIDA"


Luned' 15 marzo,in occasione dello scalo della nave MSC SPLENDIDA, dove lavora mio fratello "il piccolo", ho fatto una capatina a Napoli, con mia madre ed i bambini.
Siamo partiti alle 8:10 dal porto di Sorrento con la motonave e per le 9:00 eravamo già ormeggiati in quello partenopeo.
La giornata era veramente primaverile ed io mi sono lasciata avvolgere da mille sensazioni: ho cercato di espandere il mio flusso positivo sui miei pargoli che però, forti della presenza della nonna,non si sono fatti contaminare.
Dopo una breve visita guidata alla nave e 4 chiacchiere,ci siamo dovuti salutare lasciando lo zio alle sue mansioni nautiche.
Mentre mia madre consigliava di correre a rotta di collo verso la stazione centrale per ritornare a casa, mi sono incollata su di una panchina per riposare i piedi ,che avevo masochisticamente chiusi in scarpe con tacco, e l'ho convinta a desistere.
Era veramente tanto che mancavo dalla city, e anche se non posso dire di conoscerla, sentivo la nostalgia del fascino dei suoi monumenti.
Ad un passo dal porto abbiamo potuto ammirare Castel dell'Ovo, la biblioteca nazionale, la galleria Umberto I e l'ingresso del Teatro San Carlo.
Con i bambini ormai al collasso, siamo ritornati al porto ed alle 13:05 eravamo già in partenza per Sorrento.
Alla prossima gita fuoriporta..Capri?chissà...

giovedì 18 marzo 2010

pazz, e criature, Dio l'aiut'!!!(la mano benevola di Dio protegge pazzi e bambini)


assodato che a quasi 35 anni bambina non lo sono più, mi resta solo la pazzia!!
avevo già parlato dell'idea che avevo "partorito" insieme alla mia amica-vicina-compagna di avventure Isabella qui, ma oggi abbiamo davvero esagerato!
partite senza meta e senza equipaggiamento, abbiamo cominciato ad andare di stradina in stradina, solo con un vago senso dell'orientamento e qualche esile indicazioni di qualche vecchietto un po' perplesso.
Scendevamo verso la frazione di Monticchio, quando reseci conto che ritornare da lì a Sant'Agata sarebbe stata una bella sfacchinata, abbiamo deviato per un'altro sentiero, che invece di scendere, risaliva.
una persona molto gentile ci aveva avvisato che nell'ultimo tratto avremmo dovuto attraversare un ruscello, ma noi, invece di preoccuparci, ci siamo gasate al massimo!
purtroppo il ruscello non si doveva semplicemente attraversare(da una riva all'altra, come supponevamo), ma si doveva "guadare"!!vestita come normalmente faccio per la spesa, mi sono ritrovata con delle sneackers, a combattere contro ripide pareti di fango!naturalmente non c'erano appigli ed io mi sono ritrovata con entrambi i piedi nell'acqua!
Isabella, che prudentemente mi seguiva, sulle prime si è dispiaciuta, ma pensando che non tutti i mali vengono per nuocere, mi ha suggerito di non muovermi, così, lei avrebbe potuto arrampicarsi su di me! con la fresca sensazione dell'acqua nei calzini, ho guidato l'amica al sicuro, per poi agganciare la sua mano e risalire!!
camminavo con i piedi fradici e le mani luride di fango, vogliosa di ritornarmene a casa: dietro di me, la mia fida compagna, che sghignazzando, fotografava a più non posso!!
devo dire che la "passeggiata" è durata meno di due ore, ma è stata molto intensa!!
alla prossima avventura...
ciao rachele

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